Il PET riciclato espone le sfide della moda sostenibile

Il PET riciclato, come suggerisce il nome, proviene dai rifiuti plastici post-consumo, in particolare dalle bottiglie di plastica comunemente presenti nella vita quotidiana. Il processo di produzione, sebbene semplice, comporta significativi benefici ambientali:

1. Raccolta e pulizia: Le bottiglie riciclate vengono smistate, private di etichette e tappi e accuratamente pulite.
2. Sminuzzatura e fusione: Le bottiglie pulite vengono sminuzzate in scaglie e fuse ad alte temperature.
3. Filatura e tessitura: Il materiale PET fuso viene filato in fibre, che vengono poi tessute in tessuti.

Il tessuto risultante assomiglia molto al poliestere vergine per aspetto e prestazioni, ma con un'impronta ambientale significativamente ridotta.

In cifre: Le valutazioni del ciclo di vita (LCA) mostrano che il PET riciclato riduce le emissioni di gas serra fino al 79% e consente di risparmiare 59% nel consumo di energia rispetto al poliestere vergine. Inoltre, consente di risparmiare acqua: la produzione di una singola maglietta di cotone può richiedere oltre 2.700 litri di acqua.

Assolutamente. L'abbigliamento in PET riciclato è sicuro quanto il poliestere vergine. Il processo di riciclaggio rimuove i contaminanti e le fibre vengono sottoposte a rigorosi test di sicurezza per la pelle. Se hai indossato abbigliamento sportivo o giacche in poliestere, hai già sperimentato un prodotto simile. La differenza fondamentale? Il PET riciclato riutilizza i rifiuti invece di generarli.

La traspirabilità dipende dalla struttura del tessuto, non solo dal materiale. Alcuni tessuti in rPET sono progettati per un'elevata traspirabilità, soprattutto nell'abbigliamento sportivo. I marchi spesso mescolano rPET con cotone biologico o fibre di bambù per migliorare la morbidezza e il flusso d'aria. Quando fai acquisti, dai la priorità alla composizione e alla trama del tessuto per un comfort ottimale.

• Perdita di microfibre: Come tutti i tessuti sintetici, l'rPET può rilasciare microplastiche durante il lavaggio. L'utilizzo di un filtro per microfibre, cicli di lavaggio delicati o sacchetti per bucato specializzati può mitigare questo problema.
• Compromessi sulla qualità: Il riciclaggio meccanico può ridurre leggermente la resistenza delle fibre nei filati ultrafini, il che è più evidente nei tessuti di lusso che nell'abbigliamento sportivo.
• Riciclabilità delle miscele: L'rPET miscelato con cotone, spandex o altre fibre diventa più difficile da riciclare. I designer dovrebbero dare la priorità agli indumenti a materiale singolo per un più facile riciclaggio futuro.
• Rischi di greenwashing: Non tutte le affermazioni di "poliestere riciclato" sono verificate. Cerca certificazioni come Global Recycled Standard (GRS) o Recycled Claim Standard (RCS) per garantire l'autenticità.

I principali marchi di moda hanno già integrato l'rPET nei loro prodotti:

• Veja: Si rifornisce di rPET da cooperative di riciclaggio brasiliane per le tomaie delle scarpe da ginnastica.
• Patagonia: Pioniera dell'rPET in giacche e pile, riducendo le emissioni della catena di approvvigionamento.
• Ganni: Collabora con la tecnologia Cycora® di Ambercycle per sostituire il poliestere vergine con materiali riciclati da tessuto a tessuto.

• Richiedi certificazioni (GRS/RCS) per garantire la trasparenza della catena di approvvigionamento.
• Rivedi le LCA o le schede tecniche per verificare i risparmi di carbonio e acqua.
• Mescola strategicamente le fibre —rPET + cotone o bambù migliorano il comfort ma possono compromettere la riciclabilità.
• Testa le prestazioni —concentrati sulla resistenza alla trazione, sull'assorbimento del colore e sulla durata del lavaggio.

Il PET riciclato dimostra che sostenibilità e prestazioni possono coesistere. Devia i rifiuti di plastica, riduce le emissioni e si adatta a tutto, dall'abbigliamento sportivo all'alta moda. Man mano che la tecnologia avanza, il ruolo dell'rPET nella moda circolare non farà che crescere, offrendo una soluzione tangibile per un'industria più verde.